| °W° questo è un mio racconto X°°°° (ma nooo nd tutti) comunque:
Titolo: Introversia Personaggi principali femminili: Anna (quella che "interpreto" io), Sara, Eleonora, Mamma Sabrina, Elisa, Ludovica e e altre Personaggi principali maschili: Luca, Matteo, Edoardo, Simone, papà Andrea, Christian... e altri. Ambientazione: una città italiana >: D
Erano le 7.30 ed ero agitatissima: sapevo che da quel giorno la mia vita sarebbe cambiata al massimo. Indossavo i miei jeans preferiti ed una t-shirt viola. Portavo i codini bassi, come piacevano a me, volevo essere al meglio. Sentii mamma che mi urlava di scendere, che era ora di andare, ed io ubbedii subito. Corsi giù per le scale e raggiunsi il garage. Sabrina -il nome di mia madre- aveva acceso la radio su Dj ed un cronista stava augurando un buon rientro a scuola a tutti gli studenti che erano sintonizzati: ecco fantastico... più agitata di così. Come stabilito più o meno due mesi fà, la mamma, mi fece scendere dall'auto 1 km prima dell'arrivo, non volevo che i miei nuovi compagni mi vedessero entrare con la madre come non volevo che qualche bidella mi fermasse e capisse che ero la figlia della direttrice amministrativa. Perlopiù tutti ridevano e scherzavano, molti gruppetti si erano già formati ed io, non sapendo neanche la sezione nella quale ero capitata, mi limitai a raggiungere il grande portone. Ad un certo punto una donna bassa e un po' grassa si fece largo tra la folla e con un megafono elencò le sezioni ed i cognomi di tutti. Ero in C. Teoricamente doveva essere la lettera perfetta, dato che è la terza lettera dell'alfabero, appunto il TRE. Si vedeva benissimo che nella mia classe c'erano più femmine e il mio sguardo si fermò incontrando quello di una ragazza sola come me. Era alta, magra, dagli occhi profondi e grigio perla, i capelli erano lunghi fino alle spalle di color castano scurissimo. Ero indecisa sul dafarsi: mi dovevo presentare? Dopo molto decisi di farlo e mi diressi da lei: <<ciao! Mi chiamo Anna, tu?>> dissi convinta <<sara, ciao.>> e si bloccò, poi riprese <<che ne dici... sei occupata? Cioè devi essere la vicina di banco di qualcun'altra/altro?>> Fui felicissima di quella domanda e le sorrisi: <<no, sono sola... bè okay! ora vediamo dove posizionarci!>> esclamai La 1C era grandissima e le file erano disposte due a due. Io e Sara ci sedemmo in seconda fila, al centro. Pochi istanti dopo entrò la professoressa... ops, insegnante e ci fece un "discorso di inizio": <<benvenuti ragazzi. Io sono Claudia Meneghin, la docente di italiano. Sicuramente molti di voi non conoscono questa scuola, soprattutto questo ramo: mercurio. Voi fate parte del progetto mercurio, informatica. Durante il biennio imparerete la gestione dei dati personali, mentre al triennio tutte le ore della seconda lingua, più altre aggiuntive, verranno occupate da "informatica". Questo ramo vi porterà a... come renderla più facile... qualcosa col computer spero>> rise. Mezza classe si stava guardando intorno e notai che uno in particolare mi fissava. Il resto dell'ora lo passammo a presentarci e la Meneghin ci diede l'orario provvisorio. La seconda ora entrò in classe un uomo baffuto, basso ma magro. Con apparenti rughe: il docente Salivari, matematica. Si presentò e disse il materiale per le sue ore. Dopodichè ci fece fare il nostro primo appello! Anche quell'ora passò in fretta e quella dopo la passammo con una bidella ed io chiaccherai con Sara. la campanella della ricreazione suonò come niente. Tutti gli alunni delle classi prime dovevano dirigersi in aula magna, il preside voleva fare un discorso. Non capii niete: un po' per il chiacchiericcio forte, un po' perchè ero occupata a guardarmi intorno... un po' perchè in quella sala era presente anche mia madre e ciò mi mise in soggezzione. Le due ore dopo apparirono per la prima volta la docente di inglese e di nuovo quella di italiano. Pacchia. Arrivate le 13, suonata la campanella mi si avvicinò un ragazzo: <<ehy! Come ti chiami?>> chiese lo guardai male per la sua disinvoltura <<anna, tu?>> <<matteo. Posso farti una domanda?>> il tizio cominciava ad incuriosirmi, ma anche a rompermi. <<dimmi>> dissi fredda <<perchè sei capitata proprio in questa classe?>> poi rise e altri 2 maschi gli fecero l'occhiolino. Ecco, fantastico. Mi ero guardagnata il titolo della classe di "Prima insultata dell'anno". Comunque trovai un filo di coraggio per rispondere: <<perchè chiunque abbia fatto le classi ha deciso così. Ma forse si sono scordati che uno di questi ha ancora l'età morale di uno delle medie>> Mi girai subito e presi a chiaccherare con Sara. Scoprì che era decisamente simpatica: adorava leggere storie fantasy, odiava i gatti e sapeva fare battute troppo da ridere. Usciti dall'edificio scolastico si avvicinarono a noi due altre due ragazze: scoprii presto che i loro nomi erano Ludovica ed Elisa. Anch'esse simpatiche. Mentre chiccheravo immaginavo che, forse, sarebbero state le mie amiche delle superiori. Arrivate ad un bivio le dovetti salutare e continuai per la mia strada così presi il mio cellulare e digitai il numero di Eleonora, una mia carissima amica delle medie. Parlammo di tutto, anche per lei il primo giorno fù strano e quando le raccontai del mio breve dialogo con Matteo ci rimase male e mi disse di mandarlo a quel paese pubblicamente. Nel frettempo raggiunsi casa e decisi di salutare Ele. Pranzai con un toast decisamente soddisfacente e due ore dopo tornò mia madre a casa: <<com'è andato il primo giorno?>> chiese <<bene! Ci sono tre tipe davvero simpatiche!>> risposi senza esitare.
Al pomeriggio non avevo nulla da fare e deicisi di sfogliare l'album delle foto delle medie, sinceramente non avevo rimpianti, anzi non vedevo l'ora di cominciare le superiori appunto per rifarmi una..... Nuova Vita.
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